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UNOCONTROUNO : ELIA BOARI

11/04/2019



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UNOCONTROUNO: ELIA BOARI
L’ultimo arrivato in casa del Guerriero che subito è entrato nel cuore dei tifosi con belle prestazioni e grande disponibilità verso i supporters. È a Lodi da poco più di un mese Elia Boari ma infondo si sente già a casa. Il portiere classe 1993 è arrivato al Fanfulla infatti negli ultimi giorni di febbraio dopo che Criscione, per motivi personali, ha lasciato il Guerriero. Il direttore sportivo Cera però in sede di presentazione era stato chiaro, <<Boari non sarà semplicemente il vice Colnaghi ma si giocherà il posto da titolare>>. E così è stato. A tre mesi dall’addio allo Stresa, Boari è sceso in campo con il Fanfulla nel derby con la Pergolettese dopo pochi allenamenti. <<Sicuramente ero molto contento per la fiducia che mi è stata data fin da subito, ma al fischio d’inizio non ho pensato a niente di particolare, ero solo concentrato sulla gara – ricorda -. Di quella partita rimane il rammarico del risultato finale, ma credo che sarà un match che mi ricorderò a lungo per essere stata il mio esordio con questa maglia>>. Maglia che significa tanto per Boari, con il nonno che ha seguito per anni i colori bianconeri. <<Quando mi ha chiamato il direttore non ho avuto bisogno di pensarci più di tanto, ho deciso di accettare subito, non capita spesso di ricevere una chiamata come quella del Fanfulla – ammette -. Ero molto carico e contento per l’opportunità>>. Il periodo di inattività è diventato quindi solamente un ricordo lontano, qualcosa da mettere nel cassetto per ripartire con il massimo impegno con la nuova maglia per il venticinquenne di Torrevecchia Pia che non ha mai gettato la spugna. <<Sì, sono stato fermo per alcuni mesi, ma non ho mai smesso di allenarmi nel periodo di inattività – chiarisce -. Mi sono allenato sempre, non ho mai mollato perché ho sempre sperato arrivasse una chiamata. Il calcio è la mia più grande passione, è tutta la mia vita da quando ne ho memoria, non potevo arrendermi>>. Dal lago Maggiore al fiume Adda il passo non è breve, sia geograficamente sia a livello di calcio giocato nonostante la serie sia la medesima. <<Sono due gironi tosti e difficili, ma il girone A da inizio anno ha un’unica protagonista che è il Lecco, a differenza del D, il nostro, dove c’è una grande lotta davanti – spiega Boari -. Non dimentichiamo poi che in questo girone ci sono molte più squadre con grande storia>>. A Lodi Boari trova un nuovo compagno di reparto in Christian Colnaghi, un under che fino a febbraio aveva quasi giocato tutte le partite da titolare. Tra i due è nato un sano dualismo, <<ho un ottimo rapporto con lui – spiega -. Ci alleniamo molto ed entrambi bene per riuscire ad essere pronti per le scelte che farà il mister. Per me è un bravissimo portiere ed è giovanissimo: ha tutto per fare bene in futuro e per molto tempo>>. Sano dualismo tra i due, come è normale in ogni reparto e tra ogni compagno, con una particolarità: in più di un’occasione mister Ciceri ha infatti effettuato il cambio nel corso della partita, qualcosa di insolito per i portieri e anche per la coppia Boari-Colnaghi. <<Tutta una questione mentale – ammette -. Bisogna farsi trovare sempre pronti, bisogna mettersi nell’ottica che anche quando non giochi potresti entrare perché in quel preciso momento della partita c’è bisogno delle caratteristiche di uno piuttosto che dell’altro. Alla fine per noi è un’arma in più>>. Arma in più per un gruppo e una squadra che ha subito accolto Boari come se fosse sempre stato parte della rosa bianconera. <<Vorrei ringraziare i miei compagni per l’accoglienza, bellissima, qualcosa di non scontato – aggiunge -. Non voglio dimenticare poi la mia famiglia per il supporto>>. Supporto che la famiglia darà anche poi quando Boari appenderà i guanti al chiodo anche se continuerà a rimanere nel mondo del calcio. <<In futuro non lo nascondo mi piacerebbe fare il preparatore dei portieri>> conclude, aggiungendo però come in passato c’erano altri sogni nel cassetto, <<quello di lavorare in ambito zootecnico, magari avendo a che fare con i cavalli, una mia grande passione>>.

 

 

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