UNOCONTROUNO: Giancarlo Aprile

È arrivato in punta di piedi a Lodi con una gran voglia per di mettersi in mostra, guadagnarsi minuti importanti e crescere sempre di più in uno spogliatoio formato da giocatori di grande esperienza. Per Giancarlo Aprile l’approdo al Fanfulla è quello della definitiva crescita in vista di una carriera da calciatore. <<Non ho mai pensato a fare altro nella mia vita – spiega -. Ho sempre messo il calcio davanti a tutto. Gioco, seguo e mi interesso a questo sport ad ogni livello quindi anche per il mio futuro mi aspetto di rimanere in questo mondo che tanto mi affascina sin da quando sono bambino>>. Una passione, un amore che Aprile condivide con la famiglia che lo ha sempre seguito in questi anni in cui ha militato in diverse squadre del territorio lombardo, arrivando anche alle giovanili del Siena. <<Mia madre e mio padre non si sono mai persi una mia partita sin da quando ho iniziato a giocare a calcio – racconta -. Non posso quindi che ringraziarli per tutto quello che fanno per me. Non voglio dimenticare poi anche mia sorella a cui sono molto legato e sento sempre molto vicina a me>>. Arrivato a dicembre dall’Arconatese, nel girone A sempre del campionato di Serie D, Aprile si è subito messo al lavoro per adattarsi al nuovo sistema di gioco. Dalla difesa a tre diventata per lui abituale ad una disposizione a quattro nel pacchetto arretrato inusuale per il diciannovenne. <<È vero, ho sempre giocato in modo diverso nella passata stagione e fino a dicembre di quella corrente – ammette -. Qui sto trovando spazio soprattutto da terzino in una difesa a quattro, ma non c’è alcun problema, sono uno che si adatta a qualsiasi situazione. Trovo giusto dove si va mettersi a disposizione per giocare in più ruoli mettendo sempre la massima serietà e cercando di mettere in pratica allo stesso tempo quanto provato durante la settimana d’allenamento e le indicazioni che ci dà mister Ciceri>>. Mesi di lavoro quindi intenso per Aprile in una realtà nuova che lo ha visto quasi subito esordire, contro il Ciliverghe in trasferta. <<Sono stati mesi importanti per me – racconta -. Ho esordito da titolare dopo una settimana in cui sono arrivato a Lodi. Poi ho avuto un periodo dove ho trovato meno spazio>>. Meno minuti giocati ma nessuna lamentela. Le panchine sono servite ad Aprile per crescere ed imparare. <<Nel calcio è così, possono capitare dei momenti in cui si gioca meno – afferma -. Io cerco comunque sempre di allenarmi al massimo così da farmi trovare pronto ogni volta in cui vengo chiamato in causa. Sto imparando tanto anche attraverso gli allenamenti: per me avere consigli dal mister e dai miei compagni di squadra più grandi è sicuramente importante, qualcosa che non va sottovalutato e che risulta poi molto utile. Gioco di meno rispetto ad Arconate, ma che mi interessa è soprattutto la crescita>>. E come già anticipato da Aprile, la presenza in spogliatoio di giocatori importanti per la categoria e di grande esperienza non può che essere uno stimolo in più. <<Uno spogliatoio di rilievo, che mi ha impressionato molto, positivamente, al mio arrivo – conclude -. Che mi ha sbalordito è anche l’intensità e la concentrazione che viene messa da tutti i più grandi sia durante tutti gli allenamenti sia durante le partite. Impossibile non apprezzare ciò>>.