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UNOCONTROUNO : GABRIELE PREMOLI

31/01/2019



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UNOCONTROUNO: Gabriele Premoli
È stato uno degli ultimi ad arrivare durante il mercato estivo Gabriele Premoli. Un corteggiamento lungo quello del direttore sportivo Vito Cera per un giocatore che può ricoprire tutti i ruoli della difesa ma non solo. Un ragazzo che si è subito inserito al meglio nello spogliatoio legando con tutti i compagni mentre continua a coltivare le sue passioni fuori dal campo di gioco. È il 20enne di Peschiera Borromeo il nuovo ospite di Unocontrouno. Terzino che spinge tantissimo sull’out di destra ma che all’occorrenza può giocare anche da centrale, i tifosi del Guerriero hanno potuto ammirarlo nel ruolo nella partita d’andata con il Pavia, Premoli nel corso della sua breve, vista l’età, ma intensa carriera è stato impiegato in almeno tre zone del campo. <<Quando ero all’Inter facevo il difensore centrale, mentre quando sono stato alla Pro Vercelli giocavo addirittura da mediano, davanti alla difesa o mezzala – ricorda -. Poi ho iniziato a fare il terzino. È certamente difficile questo continuo cambio di ruoli, dovevo sempre essere pronto, ma è anche una fortuna perché si ha più possibilità di mettersi in mostra dando anche maggiori soluzioni al mister>>. Tante piazze importanti quindi quelle in cui Premoli è stato protagonista, sempre con a fianco il papà. <<C’è sempre – ammette -. Così come la mia ragazza, ma è lui che mi ha trasmesso questa passione per il calcio avendo giocato anche in Serie C1 con il Voghera. Mi ha sempre aiutato, mi è sempre stato vicino e vederlo sugli spalti con la mia ragazza mi dà sempre una motivazione in più alla domenica>>. Amore per il calcio quindi trasmesso dal padre, <<e adesso per me è tutto – chiarisce -. Non è più una semplice passione, anche se non scordo mai che deve anche essere per me un divertimento quello di giocare a calcio>>. Milano neroazzurra, Vercelli, Crema, sponda Pergolettese, e ora Lodi, quattro realtà importanti del calcio <<che mi hanno dato tanto – afferma Premoli -. Quando sono arrivato al Fanfulla sapevo già che andavo in una società piena di storia e con grandi valori, ma tutto il calore ricevuto mi ha sorpreso sinceramente. I tifosi sono fantastici, siamo un tutt’uno con loro. Fa sempre piacere vedere che ti spronano a fare di più e cantano il tuo nome, come successo anche con quelli della Pergolettese quando abbiamo giocato contro di loro e mi ha fatto molto piacere perché vuol dire che ho lasciato umanamente anche lì qualcosa, ma, oltre ad aver voltato pagina perché ora vedo solo bianconero, a Lodi è tutto diverso. Non ci sono barriere tra noi e i tifosi, siamo tutti una cosa sola ed è proprio questa una delle cose più belle del Fanfulla, che fa la differenzia dalle altre squadre in cui ho giocato>>. Questo è Premoli in campo, ma com’è quando si toglie gli scarpini e ritorna nella sua Peschiera? <<Un ragazzo normalissimo – racconta -. Sto studiando in università perché mi piacerebbe anche diventare un nutrizionista quando terminerò di giocare, anche se un ruolo nel mondo del calcio vorrò averlo ancora, vedremo cosa mi riserva il futuro. È sicuramente difficile però ora coniugare sport e studio, lo era anche al liceo ovviamente, ma pure adesso con gli esami da preparare e l’impossibilità a seguire le lezioni pomeridiane il carico di studio aumenta, ma è qualcosa che faccio con piacere perché è per il mio futuro, sia lo studio che il calcio>>. A differenza dei compagni nessuna superstizione, nessun rito o gesto compiuto prima di entrare in campo o durante la settimana, <<prima lo ero, ora ho capito che non serve a nulla sinceramente. Faccio ciò che preferisco, quello che ho voglia di fare, senza pensare a ripeterlo poi nei giorni o settimane successive>>.

Domenica Premoli vi aspetta alla Dossenina per continuare a sostenerlo, così come tutti i bianconeri, nella partita con il Sasso Marconi.

 

 

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