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QUANTITÀ E FRESCHEZZA SUGLI ESTERNI

18/03/2021



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QUANTITÀ E FRESCHEZZA SUGLI ESTERNI
Quindici presenze in tutto, un gol messo a segno, lo zampino in diverse marcature e tanto lavoro al servizio della squadra. Sta lavorando a testa bassa sin dal suo arrivo nel mese di agosto l’esterno Davide Cirigliano. Classe 2001 nativo di Piossasco, in Piemonte, è stato uno degli ultimi acquisti del mercato estivo. Un arrivo a fari quasi spenti. Ma dopo alcuni giorni di prova, l’ufficialità dell’ingresso nella rosa della prima squadra. Un grande risultato per il 20enne ex Borgosesia che il 4 ottobre, a pochi minuti dall’ingresso in campo, ha bagnato l’esordio in gare ufficiali con la maglia bianconera con il gol del momentaneo 2-0 al Breno. 
Tanti i minuti collezionati, anche in partite e momenti importanti di gare chiave. Un fatto non di certo scontato per un giovane, con già un campionato di D alle spalle, arrivato però in un Fanfulla con nomi importanti ad inizio estate nel reparto offensivo.  

“Quando sono arrivato qui sapevo di avere davanti nel mio ruolo giocatori forti e importanti per la categoria. Mi sono posto sin dall’inizio come obiettivo quello di imparare tanto da loro e cercare di rubare qualcosa di positivo in allenamento da ognuno, così da poter crescere e migliorare dando sempre il massimo per provare a ritagliarmi dello spazio alla domenica”.

Per un attaccante, qualsiasi sia la posizione nel fronte offensivo, fare gol è sempre importante. Ma per un 20enne può aver maggior rilievo in questo stagione prima di tutto crescere?
 
“Imparare e fare goal per me sono due cose importanti da mettere sullo stesso piano. Il livello del nostro campionato, così come la qualità di questa squadra, mi permettono di imparare tanto avendo un alto grado di competitività. Credo quindi non ci sia modo migliore per crescere. Poi, ovvio, sbagliando si impara di più, cosa che spesso mi è successa. Ma l’unico modo per sbagliare il meno possibile è lavorare in allenamento e migliorare i propri limiti”.

Originario del Piemonte come detto, Cirigliano sin dalla scorsa estate divide un’abitazione con Cizza, Serbouti ed Anastasia. Un portiere, un difensore ed un attaccante. Quale modo migliore la convivenza per accrescere il legame e carpire qualche segreto per migliorarsi ma anche battere poi gli avversari che si trova di fronte (facendosi anche battute l’un l’altro)?

“Devo ammettere che quest’anno la convivenza mi è andata di lusso. Anastasia, Cizza e Serbouti sono grandi giocatori ma prima grandi persone fuori dal campo. Ci confrontiamo spesso, praticamente ogni giorno sugli allenamenti e partite, e parliamo di aspetti da migliorare e cose positive. Anastasia mi ha preso sotto la sua custodia sin da subito, per me imparare da lui è una fortuna visto lo stesso ruolo. Provo a chiedergli segreti per fare gol ma per ora non me li vuole rivelare.  Cizza è altrettanto importante, è un esempio dentro e fuori dal campo per me, anche a lui chiedo un po’ di segreti, soprattutto in cucina però perché lì non lo batte nessuno. Serbouti invece è più simile a me, abbiamo un anno di differenza, ma, nonostante ciò, è un difensore molto forte per l’età che ha e con lui si fanno spesso scommesse su chi vincerà i duelli in partitella. Purtroppo per lui, perde sempre”.

Così come i compagni, anche Cirigliano, soprattutto quando mancavano le vittorie, è stato oggetto di critiche. Nonostante la giovane età, che a volte porta a demoralizzarsi, non si è mai dato per vinto. Anzi, ne ha tratto importanti insegnamenti. 

“Credo che le critiche siano normali e credo che facciano solo che bene. Io cerco di fare il mio ogni volta che il mister decide di mandarmi in campo la domenica, sia da titolare sia a partita in corso. Sicuramente mi sento più responsabilizzato anche per merito dei miei compagni che cercano di farmi notare dove sbaglio e di consigliarmi dove devo migliorare. Allo stesso tempo però cerco di essere spensierato nel modo giusto”.
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