PRONTO A DARE TUTTO
19/08/2020
PRONTO A DARE TUTTO
È arrivato a Lodi ammirando sin da subito la serietà dell’ambiente. La fatica di sicuro non manca, d’altronde con mister Ciceri si può star certi che le varie sedute d’allenamento non sono rilassanti, ma in Christian Mangiarotti c’è tanta voglia di dimostrare tutte quelle qualità che lo hanno fatto sempre diventare uno dei giocatori più ammirati in ogni squadra in cui è stato.
Per l’attaccante classe 1991, l’inizio della nuova settimana porta con sé già dei primi bilanci, sicuramente benevoli per quanto visto.
“Le prime sensazioni sono state decisamente positive. Un gruppo già affiatato sotto la guida dei tre veterani e con dei giovani dediti al lavoro. Noi nuovi, grazie soprattutto a questa solidità, ci siamo inseriti alla grande e nonostante la grande fatica si viene al campo sempre col sorriso”.
Fatica come detto. Difficoltà che aumentano poi se si pensa che lo stop è stato davvero lungo, da febbraio fino a poco meno di due settimane fa. Perché le corse in solitaria a fine lockdown sostituiscono solamente in parte il lavoro atletico e fisico, oltre a quello tecnico sul campo, a cui Mangiarotti e tutti i calciatori, dilettanti o professionisti che sia, sono abituati.
“Dopo questo lungo stop c’è sicuramente un aspetto da non trascurare, quello di curare tutti i dettagli. Mangiare, riposare al meglio così da poter prevenire infortuni e stop improvvisi. Alla fine, è un po’ come ricominciare per la prima volta, ed è anche una bella sensazione per me”.
Innegabile che Mangiarotti, nei suoi trascorsi tra Pavia e Franciacorta, è stato uno dei giocatori più temuti e anche “odiati” calcisticamente parlando in quel di Lodi. Acqua passata però ormai, il presente parla solo bianconero.
“Sono uno di quei giocatori che dà sempre tutto per ogni squadra in cui gioca, per la maglia e per la società. Allo stesso tempo mi esalto quando la piazza è così esigente e seguita come a Lodi. Posso promettere a tutti che darò il 120% cercando di farli, e farci, divertire”.
L’inizio del campionato, seppur ancora lontano, comincia ad avvicinarsi. Prima però bisogna scoprire quale sarà il girone del Guerriero. Con squadre piemontesi e liguri? Ancora tra bresciano e l’Emilia-Romagna? O in un gruppo solo lombardo? Per Mangiarotti una preferenza c’è, così come c’è la certezza che il Fanfulla potrà dire ovunque la sua.
“Mi piacerebbe rigiocare il girone emiliano, che credo sia stato il più divertente quest’anno. Allo stesso tempo non ho preferenze perché credo che questo Fanfulla possa dire la sua in qualsiasi girone si trovi nonostante le corazzate presenti, ritengo che non abbiamo nulla da invidiare a nessuno”.
#forzavecchiocuorebianconero