PARLA IL DIRETTORE
13/08/2020
PARLA IL DIRETTORE
Non è solito spendersi in chiacchiere, poche le interviste rilasciate nel corso dell’anno vissuto al Fanfulla, ma per il direttore sportivo Fabrizio Bianchi ora è tempo di bilanci. Un termometro di quanto fatto dal Guerriero non solo negli ultimi due mesi, quelli dell’effettiva ripartenza dopo il lungo lockdown e lo stop conseguente alla stagione 2019-2020, ma sin dal suo arrivo a Lodi, nel giugno 2019.
“È stato sicuramente un anno positivo per i risultati sul campo ma soprattutto per la crescita della nostra società in termini organizzativi. È chiaro, c’è e ci sarà ancora molto da lavorare e da fare, però sicuramente rispetto a 12 mesi fa siamo ripartiti da una base solida ora. Quando sono arrivato con il direttore tecnico Acquali ci siamo trovati a costruire una squadra da zero, senza giovani e con i calciatori più esperti ancora in dubbio. Non dimentichiamo poi che con il mister si era arrivati alla separazione”.
Proprio da mister Ciceri però Bianchi è voluto ripartire in pieno accordo con il presidente Barbati e Acquali.
“Abbiamo subito voluto lui come allenatore, e così è stato anche quest’anno. Nelle scelte fatte per la costruzione della rosa, non abbiamo optato per giocatori solo di nome, ma in base alle caratteristiche che li rendono più funzionali al gioco del mister. L’idea è quella di un organico con due giocatori per ruolo e tutti dello stesso livello, così da aumentare anche il livello di competitività tra di loro durante l’allenamento per guadagnarsi il posto alla domenica. Allo stesso tempo però si è fatta questa scelta anche per ovviare a quei periodi della stagione in cui tra infortuni e squalifiche il numero degli effettivi a disposizione si riduce. E la scorsa stagione ci ha insegnato qualcosa…”.
La rosa del Guerriero è ormai ben definita, con mister Ciceri che già in questi primi giorni di preparazione ha già a disposizione l’organico che andrà ad affrontare il campionato 2020-2021.
“Pensiamo di aver allestito una rosa competitiva. È chiaro che nel calcio poi ci sono infinite variabili. Pensiamo anche solamente al girone in cui verremo inseriti, quali avversarie avremo e quindi la difficoltà del calendario che ci troveremo di fronte. Quello che è certo però come già detto è che partiamo da una base solida, il resto lo vedremo strada facendo”.
E strada facendo la scorsa stagione sono arrivate belle sorprese divenute poi certezze, rappresentate dai tanti giovani cresciuti nel settore giovanile che hanno esordito e, in alcuni casi, trovato minuti e presenze importanti in Serie D. Un aspetto che Bianchi e la direzione tecnica di certo non accantoneranno anche in questo 2020-2021.
“Continuiamo e continueremo a lavorare sul nostro settore giovanile. Per il Fanfulla è fondamentale, ma deve essere un vanto non solo per noi, ma anche per tutta la città di Lodi. Il lavoro svolto ha già dato dei primi frutti, ma questo non è di certo il momento di rilassarsi, bisogna continuare su questa linea tracciata già da giugno di un anno fa e proseguire con decisione. Ne è testimonianza il premio giovani che abbiamo conquistato”.
Un ruolo quello di direttore sportivo che Bianchi sente suo, così come sente di dover ringraziare la dirigenza per l’opportunità ricevuta, divenendo il primo direttore sportivo dal 2015 ad oggi ad aver ricevuto l’incarico per due stagioni consecutive.
“Non posso che dire grazie in conclusione al presidente Barbati e al direttore generale Luce per avermi dato fiducia in vista di questa nuova stagione. C’è anche un altro grande ringraziamento che devo fare e che va ai giocatori. Con i risultati ottenuti e la serietà dimostrata giorno dopo giorno hanno evidenziato il lavoro svolto fuori dal campo”.
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