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ALLENAMENTI IN SOLITARIA...O QUASI

02/05/2020



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ALLENAMENTI IN SOLITARIA…O QUASI
Partiamo da un presupposto: nessuno ha violato quanto stabilito nei decreti governativi. In casa Fanfulla però c’è chi in questi mesi è riuscito ad allenarsi in coppia. Chi? Ovviamente Davide e Stefano, i gemelli Bernardini, una delle tante e belle note positive della stagione 2019-2020 del Guerriero. Residenti a Casalpusterlengo, così come il portiere Lorenzo Frontori e il centrocampista Filippo Pezzi, che hanno già assaporato l’atmosfera della prima squadra tra panchina e campo, i Bernardini sono stati tra i primi quindi a provare sulla propria pelle gli effetti del lockdown (per chi non lo sapesse, Casalpusterlengo fa parte dei primi 10 Comuni della zona rossa lodigiana istituita dal 23 febbraio). Da un giorno con l’altro quindi i gemelli sono stati catapultati in qualcosa di inaspettato e, purtroppo, tragico.

“Sinceramente pensavo fosse una situazione importante ma non di questa gravità – commenta Davide -. Quando hanno annunciato la notizia di lockdown, pensare che da un giorno all'altro non avrei più visto compagni di squadra, di scuola, fidanzata, amici, che prima vedevo tutti i giorni e con la quale passavo la maggior parte delle mie ore mi ha un po' sconcertato”. “Inizialmente credevo anche io fosse una cosa da poco – aggiunge Stefano -. Quando poi hanno prolungato la quarantena mi sono sentito vuoto, il non poter andare più ad allenarmi con la squadra e fare vita sociale per così tanto tempo mi ha davvero demoralizzato”.

Tra allenamenti e studio, la convivenza forzata, seppur l’unione tra i due gemelli Bernardini sia forte, a volte qualche “problema” può causarla.

“La scuola si è organizzata con le lezioni online da subito, quindi la mattinata non è cambiata più di tanto perché eravamo e siamo sempre impegnati – chiarisce Davide -. Dopo di che ci siamo allenati tutti i giorni sia con la squadra (attraverso piattaforme come Zoom che permettono di rimanere collegati a distanza, ndr) che da soli, talvolta anche con nostro papà che si diverte ad allenarsi con noi. Qualche "litigata" in più con Stefano è scappata, ma sono comunque 17 anni che viviamo insieme e non abbiamo notato tutta questa differenza”. “Sì, ci sono delle litigate in più ma è tutto nella norma – conferma Stefano -. Rispetto alla quotidianità precedente davvero non è cambiato tanto perché comunque da sempre condividiamo quasi tutto, a parte gli studi in cui abbiamo preso due strade diverse”.

Il tema di maggior discussione in queste settimane è soprattutto uno: si ripartirà? Se sì, come? Con una nuova stagione o a giugno si concluderà il campionato in corso? Nell’incertezza, i Bernardini hanno le idee chiare.

“Se fosse per me, ripartire già da domani mattina – ammette Davide -. Con la voglia che ho addosso di tornare a correre su quel prato verde farei carte false per riprendere, anche perché stavamo facendo un ottimo campionato che ci avrebbe sicuramente premiati al meglio. Però è anche vero che non avendo le conoscenze per giudicare una situazione così grave, mi attengo alle decisioni che prendono gli esperti diciamo”. “Se fosse possibile – aggiunge Stefano -, sarebbe bello concludere la stagione, ma viste le circostanze la vedo dura. Speriamo almeno di poter ricominciare a luglio per un nuovo campionato”.

Una cosa è certa però come già detto. Per il Fanfulla aver lanciato in prima squadra i gemelli Bernardini, così come tanti prodotti di casa, è il segno tangibile del successo del lavoro fatto dal settore giovanile negli ultimi anni. E anche Davide e Stefano non possono che incorniciare, sia a livello di squadra che personale, quanto fatto dal Guerriero nel 2019-2020.

“Sono felicissimo perché mai mi sarei aspettato di raggiungere così presto la prima squadra, pur avendolo come obiettivo” conclude Davide, con Stefano che a sua volta chiosa ponendo anche l’accento sulla felicità che gli ha dato vedere il fratello esordire da titolare nel corso della terza giornata d’andata con il Forlì, partita in cui lo stesso Stefano ha collezionato i primi minuti in prima squadra rilevando proprio Davide. “Ho un ricordo indelebile, oltre all'esordio contro il Forlì, dei 90’ contro il Ciliverghe. È stato fantastico. Peccato per la macchia dell'espulsione contro la Calvina, quella davvero non me la perdono ma purtroppo sono cose che capitano. Quando mio fratello ha esordito in prima squadra ero veramente felice per lui, ma quanto accaduto non mi ha spronato a dare e fare di più, perché io già nella mia testa avevo come obiettivo il fatto di arrivare a giocare in prima squadra”.

Nella lettura avete riconosciuto i due gemelli verbalmente, vediamo invece chi sa riconoscerli nel video qui sotto ⬇️⬇️⬇️
#forzavecchiocuorebianconero

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